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La villa fu fatta costruire dal Barone Filiberto Antonio di Vallesa il quale aveva ricevuto in dono nel 1732, dal Duca Vittorio Amedeo II, il feudo comitale di Montalto Dora come ricompensa dei servizi prestati come governatore durante l’assedio di Torino. Il palazzo era inizialmente un castello di residenza, molto modesto e con poco giardino. Intorno al 1818 il Conte Alessandro Vallesa di Vallesa, maggior generale delle Regie armate e ministro di Stato, con l’aiuto dell’architetto Talucchi, trasformò quella residenza in un ampio e grandioso palazzo. Estese a tutta la collina retrostante il giardino, progettato dallo scozzese Wallace, in cui furono inserite anche molte piante esotiche. Dell’antico splendore oggi è rimasto il secolare cedro dell’Atlante, nella parte nord del giardino, visibile dalla strada lastricata che conduce al castello. Morto Alessandro nel 1823, la proprietà passò alla figlia Contessa Rosalia Roero di Guarene e poi al figlio Conte Alessandro. Dal 1885 fu proprietario della Villa e del Castello il Conte Severino dei Baroni Casana, senatore del Regno il quale, oltre alle opere di conservazione del castello, apportò alla villa moltissimi miglioramenti. Nel 1890 l’architetto d’Andrade, il quale rifece anche il castello di Pavone, apportò al palazzo ulteriori rifacimenti ed abbellimenti. La villa è, dal 1939 al 2003, sede del monastero benedettino di S. Michele, oggi è di proprietà privata.
